Mai sentito parlare di lean production (o lean manufacturing)? Si tratta letteralmente di una produzione snella, ovvero di una modalità di gestione che tende a considerare come spreco la spesa per quelle risorse utilizzate per qualsiasi altro obiettivo che sia al di fuori della creazione di valore per il cliente. In modo più specifico la lean production, termine che fu coniato negli anni ’80 da un gruppo di ricercatori del MIT, si concentra sulla creazione di un più alto valore andando a usare il minor lavoro possibile.
Questa filosofia di gestione è rinomata per il costante impegno nel voler eliminare i “sette sprechi”, che vengono identificati da Taiichi Ohno (che è padre del “Just in Time”) e che caratterizzano da tempo quello che è l’operato di un’azienda come la Toyota. Vediamo insieme quali sono questi 7 sprechi legati alla lean production, precisando subito che si tratta di problemi legati a ogni diverso ambiente produttivo:
- sovrapproduzione;
- materie prime, semilavorati fermi in attesa della lavorazione successiva;
- movimentazioni dei materiali;
- scorte;
- processare i materiali più del dovuto;
- spostamenti del personale;
- difetti.
Da questo punto fondamentale attraverso l’uso di questa produzione snella si stabiliscono quelli che sono i concetti chiave, partendo dalla stessa definizione del “valore” dal punto di vista del nostro cliente, andando a individuare le attività prive di valore aggiunto, riconoscendo gli sprechi per poi eliminarli.
Non a caso, la crescita registrata da Toyota, che da piccola azienda è diventata un vero gigante conosciuto a livello mondiale, ha portato moltissime aziende che operano sul settore a concentrarsi direttamente su quello che è l’obiettivo per poter poi far crescere al meglio l’attività.
A differenza di molte altre modalità di gestione, la lean production permette di ottenere un certo numero di benefici che fin da subito portano alla riduzione degli sprechi, dei costi di produzione, delle tempistiche del ciclo produttivo, riduzione stessa del lavoro e della fatica dei propri dipendenti e alla riduzione di scorte e magazzini. Il segno più, in rappresentazione dell’aumento, viene posto davanti al concetto di “capacità produttiva”, volta infatti ad aumentare in modo concreto e sicuro. Tutto questo è correlato al principio di “Qualità”, che caratterizza sia le aziende giapponesi e, in particolare, la Toyota, come detto in precedenza.
Esempio: volendo entrare nello specifico possiamo anche prendere in esempio quella che è la realtà stessa della Toyota, illustrandovi i principi base dell’azienda:
- prima di tutto mettiamo la riduzione dei tempi di setup;
- poi la produzione per piccoli lotti;
- coinvolgimento del personale, empowerment;
- inseriamo la Qualità che è costruita fin dai primi step della produzione;
- manutenzione proattiva;
- produzione pull;
- e infine il coinvolgimento dei fornitori.
Va ricordato che la lean production non è rappresentazione di concetti nuovi, ma rappresenta l’evoluzione di alcuni modelli organizzativi che l’hanno preceduta negli ultimi anni.