E se i pannelli solari diventassero portatili? Non è solo un pensiero, ma bensì una realtà: la compagnia energetica britannica Renovagen infatti ha pensato di progettare questi pannelli che offrono la possibilità di srotolarsi come tappeti. Hanno la capacità di raggiungere un’efficienza compresa tra il 10 e il 16%; il progetto è stato rinominato “Roll-Array” e si compone di moduli in seleniuro di rame indio gallio. Questo materiale è estremamente flessibile, ha costi più bassi della media e comporta una perdita minore a livello di efficienza rispetto ai moduli che troviamo sul mercato in silicio. A progettare il design di questi pannelli solari è stato il team di John Hingley con l’obiettivo di poter ampliare il campo di applicazione del fotovoltaico, così da facilitare anche l’installazione di nuovi impianti. In questo particolare caso si permette anche di facilitare notevolmente il trasportato all’interno di un container, permettendo all’energia solare di raggiungere anche quei luoghi che fino ad ora erano considerati come inaccessibili. Non a caso il Roll-Array ha la possibilità di essere trainato senza troppa fatica da un normale veicolo con quattro ruote motrici.
Entrando nel dettaglio è stato stimato che l’impianto fotovoltaico, come ammette la compagnia britannica, è largo 5 metri e lungo fino a 200 metri, ed è capace di raggiunge una potenza di 100kWp: ciò significa che ha più potenza degli impianti che troviamo regolarmente in commercio, addirittura fino a 10 volte in più rispetto a un modello normale. Ma il progetto non sembra fermarsi qui: la compagnia inglese infatti si pone l’obiettivo di poter raggiungere una potenza di 600kWp, sfruttando anche ad usare la tecnologia stessa al fine di migliorarla.
E’ stato confermato che scegliendo un “tappeto” fotovoltaico rispetto a un impianto standard si possono ridurre i tempi di installazione a un massimo di 22 ore. Una volta posizionati i pannelli al suolo, vengono ancorati in modo che possano resistere anche alle folate di vento più forti: le batterie utili per l’accumulo vengono poi fissati alla base degli stessi pannelli, richiedendo pochi minuti per terminare la fase iniziale. Dopo una decina di minuti l’impianto è capace di generare e stoccare l’energia pulita. Per i suoi ideatori, questo pannello è perfetto per l’uso su terreni pianeggianti e nelle zone rurali più remote. Ma parliamo di costi: la Renovagen ha infatti avviato una campagna di raccolta fondi per finanziare la produzione dell’impianto e l’obiettivo è arrivare a quota 600 mila sterline (circa 800 mila euro).
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